giovedì 17 febbraio 2011

Ricognizione 04

primo video installazione di Shirin Neshat (1998) una metafora limpida e poetica.

mercoledì 16 febbraio 2011

Ricognizione 03

L'evidenza è ciò che contraddistingue ogni grande capolavoro, su di essi potremmo parlare per anni, esprimere opinioni o  discutere su quale diavoleria tecnica l'artista abbia utilizzato per essere così efficace, ma penso che nessuna analisi  in questo senso possa riuscire a cogliere completamente la portata e la dimensione di tali segni dell'ingegno umano... l'ingrediente imponederabile è l'uomo stesso, mai uguale, mai duplicabile, assolutamente senza misura. Dunque se osservo un capolavoro assoluto come il "Canestro di frutta" di Caravaggio nonostante ne colga le componenti misurabili quali la composizione e gli equilibri perfetti, l'armonia dei colori, la pittura sorprendente, il mirabile gioco tra pieno e vuoto non potrei comprenderne l'assoluta qualità se non tenessi conto dell'idea e di colui che l'ha concepita... In realtà sono convinto che Caravaggio non abbia trovato la forma perfetta ma l'abbia concepita e poi realizzata, idea e forma in perfetta simbiosi.  A quel punto noi osservatori percependone l'evidenza formale e riconoscendo in essa un equilibrio perfetto, coerente... direi naturale... la accettiamo come fosse sempre esistita e da quel momento ci appartiene...  forse non ci rendiamo conto fino in fondo che grazie a quel segno il nostro spazio si è allargato su un territorio che prima non esisteva... che dire... ogni creazione umana ha in se questo potenziale... A maggior ragione i capolavori, cosi evidenti, rappresentano una conquista per chiunque ne fruisca non solo dal punto di vista formale ma spirituale (l'dea)... conoscerli ci rende più liberi...

domenica 13 febbraio 2011

Ricognizione 02

Nella ricerca della più assoluta naturalezza, l'idea che tutto possa esprimersi con grazia e semplicità ci avvicina alle qualità più intime dell'uomo. Le creazioni di Pina Bausch sembrano scorrere davanti ai nostri occhi come la vita stessa, senza artificio... in esse l'attinenza a quella "natura intima" che muove passioni, desideri, impulsi e intuizioni umane ha il potere di ricordarci chi siamo... tutte le sovrastrutture svaniscono...

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sabato 29 gennaio 2011

IMAGINATION

MONDI - FORME - IDEE - PERSONE - UNIVERSI
una personale ricognizione sulle qualità umane

Mi sono chiesto come iniziare un blog, quale messaggio dovesse contenere e in quale forma esprimerlo. Alla fine mi è sembrata una buona idea avviare una ricognizione molto personale sulle innumerevoli qualità insite nella natura umana... giusto per non dimenticare chi siamo veramente.

Definizione:
Coleridge definisce l'immaginazione come "un modo della memoria emancipato dall'ordine del tempo e dello spazio" in effetti è un processo  attraverso il quale ricomponiamo frammenti di cose percepite e vissute per modellare forme nuove, idee e invenzioni di qualsiasi genere. Si può evincere da tale definizione quanto essa sia strettamente legata alla percezione delle cose, a ciò che viviamo nella realtà: migliore è la nostra percezione del presente, migliore sarà la nostra capacità di immaginare.. e questa è una qualità innata dell'uomo che deve essere alimentata e coltivata con cura.

ricognizione 01:
ecco la prima cosa che mi è capitata sotto gli occhi per iniziare la mia ricognizione...